Come AI e Psicologia possono favorire cambiamenti positivi nelle persone?
La “strana coppia” AI e psicologia sociale sta trasformando il modo di comunicare con le persone, creando opportunità per promuovere cambiamenti positivi in ambiti come la salute, il benessere e la sostenibilità ambientale.
La psicologia sociale studia da decenni i fattori che influenzano il comportamento umano, fornendo modelli teorici consolidati sul cambiamento comportamentale. L’AI, invece, offre strumenti avanzati per automatizzare processi complessi e implementare questi modelli su larga scala.
Come spiegato dalla Prof.ssa Patrizia Catellani, docente di Psicologia Sociale presso l’Università Cattolica di Milano, nel corso del webinar Athics “AI e psicologia sociale”: “La psicologia sociale offre dei modelli consolidati che l’intelligenza artificiale consente di tradurre in sistemi automatici”.
Scritto dal team portrait
AI e psicologia nel progetto Re-hub-ility
Un esempio concreto è il progetto RE-Hub-ILITY, sviluppato con il supporto di Athics.
Re-hub-ility è un progetto di ricerca, finanziato dalla Regione Lombardia e guidato dall’ICS Maugeri Spa Società Benefit, con la collaborazione di Università di Pavia, Università Cattolica, Università di Napoli Federico II e un pool di aziende di innovazione sul territorio lombardo, tra cui Athics.
Obiettivo del progetto era quello di favorire il percorso di recupero dei pazienti attraverso una piattaforma per la riabilitazione a domicilio, basata su giochi elettronici a scopo riabilitativo, studiati per far svolgere al paziente precisi movimenti interagendo con un monitor attraverso sistemi di sensoristica indossabili e un chatbot con funzione di virtual coach.
Il ruolo dello psicologo in questo progetto era quello di identificare una modalità comunicativa all’interno della conversazione con l’agente virtuale, per instaurare un dialogo con le persone che potesse incentivare i pazienti nel completare il piano terapeutico.
Le tre fasi della ricerca
Profilazione
La profilazione rappresenta il primo passo fondamentale per comprendere le leve che influenzano il comportamento. Questo processo analizza caratteristiche uniche di ogni individuo, come motivazioni, abitudini, preferenze e barriere psicologiche. Utilizzando strumenti avanzati, inclusi questionari e strumenti basati sull’intelligenza artificiale come Portrait, è possibile identificare i principali antecedenti comportamentali. Questi dati non solo offrono una fotografia dettagliata del profilo personale, ma permettono di progettare interventi mirati, efficaci e specifici per ogni esigenza.
Framing
Il framing consiste nella creazione di messaggi che non solo comunicano informazioni, ma lo fanno in un modo da risuonare con le motivazioni, i valori e le emozioni individuali. Questo approccio sfrutta i principi della psicologia sociale per enfatizzare aspetti rilevanti per la persona, come opportunità di crescita, benefici per la salute o miglioramento del benessere. Ad esempio, un messaggio può sottolineare il piacere di sentirsi più energici dopo l’attività fisica o il valore di prendersi cura di sé. La chiave è adattare il tono e il contenuto del messaggio affinché l’individuo lo percepisca come pertinente e motivante.
Tailoring
Il tailoring consiste nell’inviare comunicazioni altamente personalizzate, progettate per rispondere alle specifiche esigenze, preferenze e motivazioni di ciascun individuo. Grazie all’analisi dei dati raccolti durante la profilazione, è possibile selezionare contenuti e modalità di comunicazione che massimizzano l’impatto sul destinatario. Questo approccio può includere l’invio di messaggi motivazionali al momento giusto, l’utilizzo di canali preferiti dall’utente o la personalizzazione del linguaggio per rispecchiare il suo stile comunicativo. Il risultato è un’interazione che si percepisce autentica, aumentando il coinvolgimento e l’efficacia del messaggio.
AI e psicologia per una “comunicazione felice”
Uno dei concetti centrali nella ricerca della Prof.ssa Catellani è quello di comunicazione felice: una comunicazione in grado di facilitare interazioni in cui le persone si sentano a proprio agio.
Non sempre è sufficiente informare le persone per convincerle su cosa devono fare per raggiungere un risultato, ad esempio, “stare in salute”.
Spesso provare a convincere qualcuno a fare qualcosa genera un effetto boomerang.
La comunicazione felice si fonda su tre principi chiave:
- Empatia: comprendere cosa motiva realmente il comportamento delle persone.
- Tono positivo: focalizzarsi sulle opportunità anziché sui rischi.
- Personalizzazione: adattare il messaggio alle caratteristiche uniche del destinatario.
L’AI gioca un ruolo cruciale, permettendo di analizzare rapidamente grandi quantità di dati per creare messaggi su misura, che non solo informano, ma persuadono e ispirano cambiamento.
AI e psicologia sono due discipline complementari
Nel dibattito tra l’intelligenza umana e artificiale, è emerso che queste due forme di intelligenza non sono in competizione, ma complementari. Studi condotti presso il centro di ricerca interdisciplinare Psy-Lab, diretto dalla Prof.ssa Catellani, dimostrano che i modelli di AI, come i grandi modelli linguistici (LLM), possono valutare le caratteristiche della personalità con un’accuratezza sorprendente, comparabile a quella dei valutatori umani.
Questa complementarietà apre nuove strade per gli psicologi, che possono utilizzare l’AI come strumento per ampliare il proprio impatto, garantendo al contempo che l’elemento umano resti centrale.
In sostanza, l’intelligenza artificiale non sottrae lavoro allo psicologo; al contrario, rappresenta uno strumento complementare che amplifica il suo impatto.
Summary
Mentre la psicologia offre modelli consolidati sul comportamento umano, l’AI li implementa su larga scala.
Le due discipline lavorano in sinergia per una comunicazione personalizzata, etica e orientata al benessere collettivo.
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